Podcast: Episodio 5, stagione 2 - L’italiano e l’opera
Summary
In questo episodio, Christian e Noelia parlano dell’opera italiana e del passato prossimo
Script
Christian: Ciao a tutti e benvenuti al nuovo episodio del podcast di E-Language. Welcome everyone to the new episode of
E-Language Podcast!
Christian: Benvenuta, Noelia. Come stai?
Noelia: Tutto bene, Chri! Sai che sono molto felice oggi? In questo episodio parleremo di un argomento che potrebbe piacere a molti nostri alunni e di cui te, Christian, sei specializzato. Ovviamente non nel cantare, devo dire. L’opera!
Christian: E' vero, seguo personalmente i cantanti d’opera nello studio dell’italiano e della fonetica. Sai, Noe, è molto importante per il cantante che, oltre alla parte fonetica, comprenda bene il personaggio che deve interpretare.
Noelia: Si, certo. Inoltre in questo episodio useremo uno dei tempi passati più comuni in italiano, il passato prossimo. Chri, puoi per piacere spiegare velocemente il passato prossimo?
Christian: Certamente. But please, before remember to check the script, it’s very important.
Noelia: Ah, lo sai che si può scaricare anche?
Christian: Davvero?
Noelia: Si, se vai sul sito web di E-language lo puoi scaricare direttamente, anche su Spotify c'è il link per scaricarlo, e anche su YouTube.
Christian: Lo sapevo. I knew it.
Christian: Allora, il passato prossimo è un tempo verbale molto popolare in Italia e si forma con 2 verbi insieme. Per esempio, ieri ho mangiato la pizza. Ieri, passato vicino, io ho, verbo avere al presente, mangiato (participio passato) la pizza.
Noelia: Ok Chri, vediamo, ma c’é anche il verbo essere vero?
Christian: Si, ma non ti preoccupare troppo, Noe. Esatto. Per esempio, l’anno scorso sono andato in Croazia. L’anno scorso, un passato vicino, io sono, verbo essere al presente, andato (participio passato) in Croazia.
Noelia: Ok, allora bisogna sapere quando usare il verbo essere e quando il verbo avere. Come si fa, Chri?
Christian: Esistono dei trucchetti. Ma non voglio ora annoiare con troppa grammatica il nostro episodio.
Noelia: Ok, finisce qua!
Christian: La cosa migliore da fare è ascoltare e leggere in italiano e non deprimersi se all’inizio non riesce. Io quando lo devo spiegare ai miei studenti uso sempre un approccio comunicativo per velocizzare l’apprendimento. Ma ora, Noe, raccontami della tua esperienza con l’opera di ieri sera.
Noelia: Che bello. Allora, ieri sera ho visto la Turandot di Giacomo Puccini, mi sono commossa tanto, Chri. L’opera è presentata nell’Arena di Verona.
Christian: Che bello! Si, Verona è una città molto importante per l’opera. Sai che l’Arena, che è il monumento più famoso di Verona, ogni anno riceve un grande numero di spettatori e garantisce un’acustica perfetta da tutti i punti dove sei seduto?
Noelia: Una domanda, Chri. Ma, l’Arena è stata costruita dai Romani o no?
Christian: Bravissima, Noe! è un anfiteatro romano costruito dagli antichi romani che ancora oggi è funzionante ed è utilizzato per spettacoli e in particolare per l’opera.
Noelia: Come il Colosseo a Roma, no?
Christian: Si, solo che il Colosseo a Roma è piú grande, sai da qui il nome Colosseo (il colosso), ma non è usato per gli spettacoli.
Noelia: Capisco, lo sai che nella Turandot mi sono piaciuti tanto sia la cantante che interpretava Turandot sia il cantante che ha interpretato Calaf. Bravissimi, il cantante era americano e la cantante giapponese.
Christian: Il tenore e il soprano sono ruoli molto importanti nell’opera. Noe, lo sai che in italiano anche se il soprano è una donna, non si dice la soprano, ma si dice il soprano.
Noelia: Davvero? Pensavo che fosse la soprano, ma invece no. Il soprano.
Christian: Esatto. Per esempio, Maria Callas è stata un soprano con una voce incredibile!
Noelia: Ho capito! Sai, quando il tenore ha cantato il “nessun dorma” , per piacere Chri lo puoi interpretare?
Christian: Ovviamente! All'alba vincerò! Vincerò! Vincerò!
Noelia: Mi é venuta la pelle d’oca. When the tenor sang “nessun dorma” I had goosebumps.
Christian: La pelle d’oca!
Noelia: Come quando hai cantato tu!
Christian: Lo so! Sai che quella parte, che nel lessico dell’opera si chiama “romanza”, è molto difficile per un tenore. I più bravi a volte, se il pubblico lo chiede, la cantano due volte, ma non tutti ci riescono, perché è molto stancante e richiede doti canore straordinarie.
Noelia: Wow, secondo me l’opera è una forma di rappresentazione teatrale molto completa, perché comprende la recitazione, le scenografie, seguire un testo letterario e c'è pure la presenza di una grande orchestra sinfonica.
Christian: Esatto, Noe. Questo genere teatrale e musicale è nato e si è sviluppato in Italia. Per questo in Italia ci sono tantissimi teatri dove si può assistere a questo spettacolo. Tra i teatri o anfiteatri italiani più importanti ci sono: l’Arena a Verona, il teatro della Scala a Milano, il teatro San Carlo a Napoli, il Gran teatro La Fenice a Venezia e il Teatro Greco a Taormina.
Noelia: Chri, ti devo confessare che anni fa ho pensato di non potermi appassionare all’opera, mai! Pensavo che fosse una cosa noiosa dove non si capiva niente, ma invece mi devo ricredere. Sai che mia nonna ascoltava Wagner a casa, musiche e atmosfere bellissime per carità, ma mi rendeva un po' triste.
Christian: Si, si. Se ti vuoi deprimere, ascolta Richard Wagner. Mi piace Wagner, ma se sei depresso non lo consiglio.
Noelia: Ora mi piacerebbe tanto vedere l’Aida di Giuseppe Verdi. Verdi mi mette di buon umore, per esempio!
Christian: Si, assolutamente. Noe, ma perché non la vediamo insieme dal vivo l’Aida, la prossima estate a Verona? Viene proposta ogni anno all’Arena.
Noelia: Mi sembra un’ottima idea!
Christian: Va bene, allora compro subito i biglietti!
Noelia: Va bene. Si, si, si!
Christian: E se sei un cantante o un amante della musica ti invitiamo a provare uno dei nostri corsi pensati e preparati per chi vuole approfondire l'aspetto fonetica, la traduzione delle opere o la storia della musica.
Noelia: Perfetto, si, si. Devo dire che sei bravissimo su questo.
Christian: Grazie! E come sempre…praticate, praticate e praticate!
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Music credits: Jackson F. Smith - Cantina Rag
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